Ricerca “effetto sui pazienti ricoverati nei reparti di medicina di una diversa quantità di minuti di assistenza”

Data inizio
1 maggio 2011
Durata (mesi) 
12
Dipartimenti
Diagnostica e Sanità Pubblica
Responsabili (o referenti locali)
Saiani Luisa

In Italia la quantità di cure erogate ai pazienti non è mai stata oggetto di ricerca, mentre negli altri Paesi i dati che ne evidenziano gli effetti sono numerosi. Un rapporto infermiere-paziente (nurse to patient ratio) non ottimale genera esiti negativi sui pazienti: si stima, infatti, che quando le cure erogate scendono al di sotto di un rapporto 1:5/1:6 infermieri/paziente, ovvero di 288/240 min/pz/die, è più frequente l’occorrenza di effetti avversi sui pazienti (Aiken et al, 2002; Needleman et al, 2011).
Se una quantità inadeguata di risorse concorre a determinare esiti negativi sul paziente, risulta interessante esplorare l’effetto di diversi nurse to patient ratio sulla sicurezza e qualità dell’assistenza. La pratica quotidiana italiana, diversamente da quella di altri paesi in cui esistono standard minimi, offre naturalmente delle possibilità di studio: vi sono strutture di medicina e chirurgia ad elevate quantità di assistenza ed altre a scarsa quantità di assistenza. Esistono, inoltre, strutture che hanno investito molto nell’inserimento degli operatori di supporto ed altre, invece, che erogano una assistenza quasi completamente infermieristica. Le ragioni di tale variabilità risiedono nella storia delle strutture, nelle specificità del contesto e nelle concrete possibilità di negoziare una quantità adeguata di risorse. Questa variabilità diventa occasione privilegiata per esplorare gli effetti attraverso un approccio pragmatico che osserva nella pratica gli esiti delle cure erogate. La finalità del presente studio è contribuire pertanto allo sviluppo della conoscenza disponibile nel contesto Italiano sulla relazione tra quantità di cure infermieristiche erogate e gli esiti dei pazienti.

Obiettivi dello studio:
Esplorare l’effetto sui pazienti di una diversa quantità di assistenza infermieristica (minuti assistenziali/die) e composizione dei team assistenziali (skill mix) è la finalità generale del presente studio.
Sono obiettivi primari
1. esplorare se pazienti gestiti in strutture ad elevata quantità di assistenza/die vs strutture che erogano una contenuta quantità di assistenza/die (min/pz/die) dimostrano una occorrenza diversa negli esiti;
2. esplorare se pazienti gestiti in strutture a diversa composizione del team assistenziale (skill mix ad alto contenuto di cure infermieristiche vs skill mix ad alto contenuto di cure erogate da operatori di supporto) dimostrano una occorrenza diversa negli esiti assistenziali.

Obiettivi secondari:
3. descrivere l’offerta e la composizione dei team assistenziali delle medicine degli ospedali del centro-nord Italia;
4. descrivere l’occorrenza di esiti negativi e positivi nei pazienti ricoverati nelle medicine.
Studio multi-metodo articolato in due fasi:
a) prima fase: studio trasversale;
b) seconda fase: studio esplorativo osservazionale-prospettico.

Partecipanti al progetto

Collaboratori esterni

Alvisa Palese
Università degli Studi di Udine
Annamaria Guarnier
Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento
Elisabetta Allegrini
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Attività

Strutture

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