Il NeuroPsiLab studia l’attivazione del cervello quando esposto all’interazione tra sostanze e determinati fattori ambientali. L’obiettivo delle ricerche è una maggiore conoscenza dei meccanismi di adattamento cerebrale ai farmaci, alle droghe lecite ed illecite, al doping, ai cibi palatabili, ovvero a tutte quelle sostanze naturali e non che innescano e mantengono processi psicocomportamenti patologici o non sani. L’implicazione di questi studi è la possibilità di diretta traslazione e applicazione alla terapia ed alla prevenzione in ambito psichiatrico e nelle patologie neurodegenerative.
Ricerche recenti del NeuroPsiLab includono la manipolazione selettiva delle memorie appetitive con farmaci e con interventi di arricchimento dell'ambiente, la neuroplasticità da nicotina e chetamina, gli effetti psicoattivi di nuove sostanze psichedeliche, l’uso di potenzianti la performance psicomotoria negli sportivi. L’approccio metodologico si basa sull’uso di modelli sperimentali avanzati e predittivi, sviluppati e validati in collaborazioni nazionali (CNR, Università di Cagliari, Milano, Firenze, Brescia, Udine) e internazionali (UTexas a Austin, NIDA a Baltimora, Chinese Univ of Hong Kong).
La ‘visione’ interdisciplinare del NeuroPsiLab si concreta anche con le collaborazioni con reparti clinici, centri di terapia e di prevenzione (Medicina delle Dipendenze AOUI Verona).
Il responsabile Prof Cristiano Chiamulera ricopre anche il ruolo di membro del comitato scientifico del Centro Residenziale Soranzo per il trattamento delle dipendenze (Venezia), ed è responsabile del Laboratorio di Neurobiologia del Centro ‘Luoghi di Prevenzione’ della Lega Italiana Lotta ai Tumori (Reggio Emilia).