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APPROCCIO ENDOVASCOLARE ALL’EMBOLIZZAZIONE NEL RENE TRAPIANTATO: DESCRIZIONE DELLA NOSTRA CASISTICA  (2020)

Autori:
DE ROBERTIS LOMBARDI, Riccardo; Puntel, Gino; Puppini, Giovanni; Boschiero, Luigino; Montemezzi, Stefania
Titolo:
APPROCCIO ENDOVASCOLARE ALL’EMBOLIZZAZIONE NEL RENE TRAPIANTATO: DESCRIZIONE DELLA NOSTRA CASISTICA
Anno:
2020
Tipologia prodotto:
Poster
Tipologia ANVUR:
Poster
Lingua:
Italiano
Titolo del Convegno:
49° Congresso Nazionale Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM)
Luogo:
Rimini (Italia)
Periodo:
1-2 Ottobre 2020
Intervallo pagine:
223-223
Parole chiave:
embolizzazione, radiologia interventistica, rene, trapianto
Breve descrizione dei contenuti:
Scopo: Descrivere la nostra casistica di pazienti nefrotrapiantati sottoposti ad embolizzazione arteriosa transcatetere. Materiali e metodi: Nel periodo 2016-2019, 7 pazienti (6 uomini, 1 donna; età media 57, range 46-66 anni) sono stati sottoposti ad embolizzazione transcatetere dopo trapianto renale: 3/7 prima dell’espianto chirurgico di un graft malfunzionante, 4/7 per complicanze vascolari insorte nel rene trapiantato (3 pseudoaneurismi, 1 fistola artero-venosa conseguente a biopsia del graft). Risultati: Le procedure pre-espianto sono state eseguite mediante posizionamento di spirali o plug metallici a cavallo dell’anastomosi chirurgica arteriosa. In tutti casi l’espianto chirurgico è stato eseguito senza complicanze emorragiche. Nei pazienti con pseudoaneurismi intrarenali l’embolizzazione è stata eseguita mediante posizionamento di spirali metalliche “a monte” e “a valle” dello pseudoaneurisma, per escluderlo dalla circolazione sistemica; 1 di queste procedure è stata eseguita in regime d’urgenza a causa della rottura dello pseudoaneurisma entro la pelvi renale. Nel paziente con fistola artero-venosa sono state posizionate microspirali metalliche entro l’arteria afferente la fistola. Nel caso eseguito in urgenza è stato necessaria una seconda procedura per il persistere dell’ematuria secondaria ad incompleta esclusione della sacca pseudoaneurismatica. In tutti i casi la procedura di embolizzazione ha determinato la risoluzione della problematica e la preservazione del graft. Conclusioni: Il trattamento endovascolare può essere un valido aiuto tanto nell’embolizzazione pre-espianto di graft renale quanto nel trattamento delle complicanze vascolari. In quest’ultimo caso l’embolizzazione dev’essere più precisa e selettiva possibile, per evitare l’embolizzazione non target con rischio di perdita di funzione del graft.
Id prodotto:
129813
Handle IRIS:
11562/1075272
ultima modifica:
23 febbraio 2023
Citazione bibliografica:
DE ROBERTIS LOMBARDI, Riccardo; Puntel, Gino; Puppini, Giovanni; Boschiero, Luigino; Montemezzi, Stefania, APPROCCIO ENDOVASCOLARE ALL’EMBOLIZZAZIONE NEL RENE TRAPIANTATO: DESCRIZIONE DELLA NOSTRA CASISTICA  in Volume dei riassuntiAtti di "49° Congresso Nazionale Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM)" , Rimini (Italia) , 1-2 Ottobre 2020 , 2020pp. 223-223

Consulta la scheda completa presente nel repository istituzionale della Ricerca di Ateneo IRIS

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