The CERC (Caring Education Research Center) is an interdepartmental research center born from the collaboration between the Department of Human Sciences and the Department of Diagnostics and Public Health.
The CERC’s aim is to develop research in the following areas:
* caring practices;
* caring ethics;
* medical education;
* tutorship;
* medical humanities;
* qualitative and quantitative methods and instruments.
Current researches
Current researches are the following:
* restraint instruments.
Publications
The CERC research activities produced the following publications:
Mortari, L. e Zannini, L. (a cura di) (2017). Metodologia della ricerca in ambito sanitario. Roma: Carocci.
Mortari, L. (2015). Filosofia della cura. Milano: Raffaello Cortina.
Mortari, L. e Messetti, G. (a cura di) (2015). Decidere in Terapia Intensiva. Una ricerca fenomenologica – volume 3 – Il campo di Treviso. Verona: QuiEdit.
Mortari, L. e Silva, R. (a cura di) (2015). Decidere in Terapia Intensiva. Una ricerca fenomenologica – volume 2 – Il campo di Torino. Verona: QuiEdit.
Mortari, L. (a cura di) (2014). Decidere in Terapia Intensiva. Una ricerca fenomenologica – volume 1 – Il campo di Firenze. Verona: QuiEdit.
Mortari, L. and Saiani, L. (Eds.). Gestures and thoughts of caring. New York-Boston: McGraw-Hill Education, 2014, pp. 200.
Mortari, L. e Saiani, L.(a cura di)(2013) (a cura di). Gesti e pensieri di cura. McGraw Hill
Mortari, L. e Camerella, A. (2014) (a cura di). Fenomenologia della cura. Napoli: Liguori.
Direttore
prof.ssa Luigina Mortari
Membri
Prof.ssa Luigina Mortari
Prof.ssa Luisa Saiani
Prof.ssa Lucia Zannini
Prof. Alvise Palese
d.ssa Federica Canzan
d.ssa Elisa Ambrosi
dott. Guido Bertolini
dott. Vincenzo Alastra
L'infrastruttura ARC -Net si pone i seguenti obiettivi: mettere in rete le principali figure professionali coinvlte nella ricerca oncologica, (b) creare banche di tessuti e liquidi biologici con associate informazioni clinicopatologiche, di terapia e follow-up, (c) implementare l’innovazione di piattaforme tecnologiche dotate di strumentazioni e know-how, atte a garantirne lo sfruttamento ottimale, (d) favorire l’integrazione delle diverse competenze cliniche, laboratoristiche, biologiche e scientifiche, e infine (d) assicurare la continuità di un alto livello di competenza attraverso la formazione di giovani ricercatori.