Attualmente la maggior parte delle informazioni sul controllo dell’asma derivano da ricerche effettuate in ambito clinico. Il presente studio di popolazione consentirà di verificare in che misura le nuove linee guida GINA siano state messe in pratica e il loro impatto sul controllo dell’asma.In particolare lo studio si propone di : i) valutare, in un campione di asmatici della popolazione italiana adulta, l’adeguatezza del trattamento e il controllo dell’asma in base alle nuove linee guida GINA; ii) identificare i fattori predittivi di gravità e di scarso controllo dell’asma.
L’indagine verrà effettuata in 5 centri italiani (Pavia, Perugia, Sassari, Torino e Verona). In ogni centro i pazienti affetti da asma saranno individuati tra i soggetti che hanno risposto a un test di screening per sintomi respiratori tra il gennaio 2007 e il marzo 2009. Tali soggetti che hanno un’età compresa tra i 20 e i 64 anni, possono appartenere a campioni casuali della popolazione generale (n=4000) o a coorti preesistenti arruolate nelle indagini ECRHS (1992-93) ed ISAYA (1998-2000).
In base alle risposte al questionario verranno individuati i pazienti affetti da asma grave o non-controllata. Tali pazienti saranno invitati in clinica dove la gravità e il controllo della malattia asmatica sarà verificata tramite un’intervista clinica, questionari sulla qualità della vita (SF-36) e sul controllo dell’asma (ACT). Verranno inoltre eseguiti test allergologici cutanei, dosaggio delle IgE seriche e prove di funzionalità respiratoria, comprendenti test di broncoprovocazione e broncodilatazione. Il costo di queste ultime prove sarà a carico dei singoli centri o sarà coperto da altri enti di ricerca. I protocolli dei test e il questionario utilizzato per l’intervista clinica sono consultabili al sito www.geird.org.
Il controllo e la gravità dell’asma saranno valutati, in accordo alle linee guida GINA, sulla base dei parametri di funzionalità respiratoria (FEV1) e delle risposte al questionario clinico. In particolare saranno considerati la frequenza dei sintomi diurni e notturni, il numero di attacchi d’asma, la limitazione delle attività quotidiane lavorative e non, l’uso di beta-2 agonisti al bisogno, l’uso di steroidi orali, i ricoveri ospedalieri e le visite al Pronto Soccorso. Dalle indagini attualmente in corso si prevede una percentuale di partecipazione del 60-70% al questionario postale e del 70% alla fase clinica. Lo studio avrà durata biennale. Si prevede di individuare circa 1250 soggetti asmatici, di cui circa 500 con asma grave e/o non-controllata.