Negli anni più recenti si è assistito alla diffusione di prodotti asseritamente estranei all’ambito farmaceutico, pubblicizzati come integratori dietetici, piuttosto che infusi o te’, creme, incensi, ecc. facilmente reperibili “in rete”, presso erboristerie, o presso i cosiddetti “Smart Shops”. In questo ambito le autorizzazioni al commercio sono poco restrittive ammettendo così la diffusione di una ambigua serie di composti che si presentano al confine tra “alimento” e farmaco o “droga”. In numerose ricerche disponibili in letteratura, tali preparati sono non raramente addizionati con analoghi non registrati di farmaci o di composti tabellati, che sono i veri responsabili dell’effetto psicotropo ricercato da chi acquista questo tipo di prodotti.
L’obiettivo generale dello studio è il monitoraggio della presenza di composti farmacologicamente attivi assimilabili alle sostanze stupefacenti o psicotrope o ad altri farmaci con potenziale tossicità in preparazioni in libera vendita. Tale obiettivo si considera raggiungibile mediante l’impiego combinato delle più sofisticate tecniche di separazione molecolare associate alla moderna spettrometria di massa.
Cio’ avverrà tramite la ricerca, l’identificazione e l’acquisizione di preparazioni commerciali presso Smart Shop e/o Internet che per gli effetti dichiarati e/o riferiti dai consumatori suggeriscono la presenza nelle medesime di composti farmacologicamente attivi. Tali preparazioni verranno analizzate e ne verranno individuate le molecole non contenute nelle banche dati. Le metodiche sviluppate in test interlaboratori verranno diffuse a livello nazionale presso altri centri laboratoristici. Verrà steso un report e verranno fatte segnalazioni in progress di eventuali sostanze psicoattive individuate al Sistema Nazionale di Allerta Precoce. Infine, verranno studiate e definite proposte normative regolamentatorie per finalità preventive. Le metodiche sviluppate verranno diffuse a livello nazionale presso altri centri laboratoristici.
I risultati attesi riguarderanno i risultati delle analisi dei preparati acquistati, l’eventuale segnalazione al Sistema Nazionale di Allerta Precoce e la presentazione di proposte normative con finalità preventive.