L'industriia della gomma è caratterizzata dall'utilizzo di molte sostanze chimiche alcune delle quali sono state considerate cancerogene per l'uomo o in animali da esperimento. Numerose indagini epidemielogiche hanno evidenziato, negli addetti esposti fino agli anni 50, un eccesso di mortalità per neoplasie soprattutto a carico della vescica e del sistema emopoietico. L'aumento di incidenza di queste patologie è stato attribuito all'uso delle amine aromatiche di prima classe. Queste considerazioni hanno spinto i paesi industrializzati ad una progressiva regolamentazione dell'uso di tali sostanze che, sommato ad un costante miglioramento delle condizioni igienico-ambientali dei luoghi di lavoro, sembra abbia portato ad una riduzione dell'incidenza di queste neoplasie. A dispetto di quanto detto, nuovi indagini condotte sui lavoratori dell'industria della gomma, hanno dimostrato eccessi significativi di tumori del fegato, del peritoneo, della prostata e della pleura. Tali risulati possono essere interpretati come un fondato sospetto dell'esistenza di prodotti di reazione biologicamente attivi che si sviluppano durante la lavorazione della gomma.