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Valutazione del danno epatico dopo chemioterapia mediante RM  (2022)

Autori:
Tomaiuolo, Luisa; Geraci, Luca; Autelitano, Daniele; Todesco, Marco; Rossi, Vittoria; D'Onofrio, Mirko
Titolo:
Valutazione del danno epatico dopo chemioterapia mediante RM
Anno:
2022
Tipologia prodotto:
Contributo in atti di convegno
Tipologia ANVUR:
Contributo in Atti di convegno
Lingua:
Italiano
Titolo del Convegno:
50° congresso SIRM 2022 - Società Italiana Radiologia Medica e Interventistica
Luogo:
Roma "La Nuvola"
Periodo:
06/10/2022 - 09/10/2022
Intervallo pagine:
1-571
Parole chiave:
Danno Epatico, Chemioterapia, RM
Breve descrizione dei contenuti:
lo scopo dello studio è di valutare mediante risonanza magnetica il danno epatico a lungo termine, come la sindrome da ostruzione sinusoidale e la steato-epatite, dopo trattamento chemioterapico neoadiuvante in pazienti con adenocarcinoma pancreatico duttale (PDAC).
Note:
Scopo lo scopo dello studio è di valutare mediante risonanza magnetica il danno epatico a lungo termine, come la sindrome da ostruzione sinusoidale e la steato-epatite, dopo trattamento chemioterapico neoadiuvante in pazienti con adenocarcinoma pancreatico duttale (PDAC). Materiale e metodi in questo studio prospettico, 10 pazienti con PDAC resecabile o localmente avanzato sono stati sottoposti ad un’indagine RM dell’addome ad elevato campo magnetico (1,5 T) con sequenze d’impulso dedicate T2-FFE, sia prima che dopo 12 settimane dall’inizio del trattamento neoadiuvante (Irinotecano Liposomiale + Fluorouracile/Leucovorina + Oxaliplatino). Sono stati considerati alcuni dati anamnestici, tra cui l’età, il sesso, l’indice di massa corporea, la presenza o l’assenza di diabete, l’ipertensione; alcuni parametri biochimici come i livelli di bilirubina, AST, ALT, GGT e i dosaggi del chemioterapico somministrato. Sono state disegnate manualmente alcune regioni di interesse (ROI) per ogni segmento epatico ed un’unica ROI comprendente l’intero parenchima epatico, dalle quali sono state ottenute le mappe T2* sia prima che dopo trattamento chemioterapico. I valori T2* sono stati confrontati mediante test di Wilcoxon. Risultati è stata osservata una riduzione significativa del valore del T2* dopo il trattamento (p<0,05), ad indicare una ridotta ossigenazione epatica, soprattutto per il II, il VII e l’VIII segmento. Per ogni paziente, i valori T2* del III segmento epatico sono rimasti immodificati. In 3 pazienti non sono state osservate variazioni significative del T2* prima e dopo il trattamento chemioterapico. Conclusioni la steatosi e la fibrosi epatica influiscono sulla pervietà sinusoidale. Includere la mappatura T2* nel protocollo di RM dell’addome permette di stimare le alterazioni funzionali del fegato dopo chemioterapia.
Pagina Web:
https://areasoci.sirm.org/pdf/congresso/1163/programma.pdf?t=1649673787&_ga=2.122448974.414146916.1665334780-1325119737.1632954517
Id prodotto:
129903
Handle IRIS:
11562/1076209
ultima modifica:
23 febbraio 2023
Citazione bibliografica:
Tomaiuolo, Luisa; Geraci, Luca; Autelitano, Daniele; Todesco, Marco; Rossi, Vittoria; D'Onofrio, Mirko, Valutazione del danno epatico dopo chemioterapia mediante RM  in Volume dei Riassunti - 50° Congresso NazionaleAtti di "50° congresso SIRM 2022 - Società Italiana Radiologia Medica e Interventistica" , Roma "La Nuvola" , 06/10/2022 - 09/10/2022 , 2022pp. 1-571

Consulta la scheda completa presente nel repository istituzionale della Ricerca di Ateneo IRIS

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