I vaccini vengono somministrati in ogni fascia d’età e possono causare reazioni avverse, che nella maggior parte dei casi sono note e di lieve entità. Le reazioni allergiche a componenti dei vaccini sono invece rare. Le reazioni di ipersensibilità a vaccini possono essere scatenate dall’antigene immunizzante o da altre sostanze es. adiuvanti, conservanti, residui del processo produttivo. Le manifestazioni dipendono dal meccanismo della reazione e dalla componente responsabile. L'intervallo temporale tra la somministrazione e l'insorgenza dei sintomi è un criterio importante per orientare la diagnosi. Le reazioni allergiche IgE-mediate si presentano nella maggior parte dei casi entro 4 ore dalla somministrazione con orticaria, angioedema, e/o sintomi respiratori o addominali, in varia combinazione. L' anafilassi da vaccino è molto rara. In caso di pregressa reazione allergica al vaccino o sensibilizzazione nota a sostanze in esso contenute è indicata una valutazione specialistica prima di procedere con ulteriori somministrazioni dello stesso vaccino o di sue componenti. Le reazioni di ipersensibilità ritardata si manifestano con dermatite da contatto o noduli in sede di iniezione e sono attribuibili a sostanze diverse dall'agente immunizzante (adiuvanti, conservanti, tracce di antibiotici); di norma non controindicano la vaccinazione se il rapporto rischio/beneficio è a favore della somministrazione. Sono disponibili linee guida per la valutazione e la gestione del paziente allergico ai vaccini, al fine di evitare rischi per il paziente sia per la presenza di controindicazioni, sia in caso di mancata immunizzazione e conseguente esposizione a malattie infettive prevenibili con la vaccinazione.
Id prodotto:
95932
Handle IRIS:
11562/957631
ultima modifica:
26 ottobre 2022
Citazione bibliografica:
Zanoni, Giovanna; Opri, Roberta,
Reazioni di ipersensibilità ai vaccini in SIDAPA2016
, Atti di "Congresso nazionale SIDAPA 2016"
, Verona
, 17-19/11/2016
, 2016
, pp. 1-1