Antidepressant Drug Therapy and Suicide in Severely Depressed Children and Adults. A Case-Control Study, by Mark Olfson, Steven C. Marcus, David Shaffer
Arch Gen Psychiatry. 2006;63:865-872
Nonostante il recente allarme, lanciato dalla FDA, riguardo l’aumentato rischio di ideazione e comportamento suicidario associato all’utilizzo di farmaci antidepressivi nei bambini e negli adolescenti, rimane ancora incerta la questione se gli agenti antidepressivi determinino un incremento del rischio di morte per suicidio nei bambini e negli adulti. Lo scopo del presente studio caso-controllo è valutare il rischio relativo del tentativo di suicidio e di morte per suicidio nei bambini e negli adulti in terapia con antidepressivi vs quelli non trattati con antidepressivi in una popolazione di pazienti selezionati dal registro del Medicaid degli Stati Uniti. I pazienti definiti come casi sono stati selezionati in base alle misure di esito primarie del presente studio, ovvero il tentativo di suicidio e la morte per suicidio, mentre i controlli sono stati appaiati ai casi per sesso, età, razza o gruppo etnico, stato di residenza, disturbo da abuso di sostanze, recenti tentativi di suicidio, numero di giorni trascorsi dalla dimissione ospedaliera e l’utilizzo di farmaci antipsicotici, ansiolitici/ipnoinducenti, stabilizzatori dell’umore e farmaci psicostimolanti. I risultati del presente lavoro riportano che, nei bambini e negli adolescenti (da 6 a 18 anni), il trattamento antidepressivo comporta un rischio di tentativo di suicidio e di morte per suicidio di 1.52 volte più alto dopo terapia con farmaci antidepressivi rispetto agli individui non trattati con tali farmaci Infine, il presente studio non ha riscontrato alcuna significativa associazione tra l’utilizzo di antidepressivi ed il rischio di tentativo di suicidio e morte per suicidio nei soggetti adulti (da 19 a 64 anni).
Discussants:
Dott.ssa Francesca Moretti
Dott. Giovanni Austoni
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